IL MASSAGGIO COME EDUCATORE (prima parte)
Ma…cosa c’entra questo con il massaggio e con l’educazione vi starete chiedendo…
Partiamo dal significato ETIMOLOGICO delle due parole: MASSAGGIARE ed EDUCARE.
MASSAGGIARE
“MASSAGGIO” deriva dal greco MASSEIN che significa IMPASTARE, MODELLARE; è la più antica forma di terapia fisica, utilizzata nel tempo da differenti civiltà, per alleviare dolori e decontrarre la muscolatura allontanando la fatica”.
EDUCARE
“EDUCARE” deriva dal latino EDUCERE che significa TRARRE FUORI, ALLEVARE, CONDURRE; promuovere con l’insegnamento e con l’esempio lo sviluppo delle facoltà intellettuali, estetiche e delle qualità morali della persona, soprattutto in giovane età.
Io non sono sempre stato massaggiatore, prima di svolgere questa professione ho lavorato per 10 anni in ambito sociale, nell’ambito dell’educazione, della formazione e informazione, della prevenzione, della terapia, del disagio.
Penso che uno degli errori più frequenti, forse il più diffuso, nell’ambito educativo sia proprio quello di sostituire l’educazione con l’istruzione, non che l’istruzione non sia importante…ma spesso inconsapevolmente diviene pura somministrazione di nozioni, indicazioni, regole per il “buon funzionamento” della vita, per il contenimento il più efficace possibile del disagio.
Si istruisce ma non si fa educazione: “Come possiamo dare indicazioni, fornire strumenti di cambiamento se l’istruzione non abbraccia l’educazione, anzi la sostituisce”.
Allora uccidiamo il gesto DELL’EDUCERE ovvero trarre fuori, non dobbiamo “riempire cassetti” ma aprire cassetti, scoprirne il contenuto e mostrarne il valore a chi spesso non riesce a vederlo; allora ogni persona scoprirà di essere un FORZIERE COLMO DI TESORI da scoprire e donare.
Se una persona non sente suo ciò che le è stato detto non riuscirà mai a trovare la propria strada.
In questo mio percorso come educatore ho toccato situazioni, assaporato emozioni, riflettuto e progettato in equipé, mi sono immerso decine di volte in colloqui individuali con persone in cui il dolore, la sofferenza, il disagio e spesso la violenza psicologica e fisica le avevano segnate per sempre.
POI un giorno “per caso” (e proprio allora ho scoperto che il caso non esiste) ho iniziato a scoprire le emozioni, i sentimenti, i traumi, la sofferenza e molto molto altro…DISEGNATI SUL CORPO DELL’ESSERE UMANO.
Ho iniziato a imparare a leggere la pelle, il corpo dice sempre la verità, il piede in particolare è la parte che potremmo definire IL DIARIO su cui si descrivono con precisione tutte le nostre “ribellioni nascoste, taciute”: la rabbia non urlata, la tristezza mai pianta, la gioia di raccontare la verità taciuta per l’ennesima volta, l’insopportabile preoccupazione risultato delle nostre mancate richieste d’aiuto e poi…la paura, il sentimento più profondo e viscerale che abbiamo, coperta da un finto coraggio, dalla convinzione che questo sentimento e la sua espressione siano un punto di debolezza invece che di sensibilità e forza.
EDUCAZIONE + INTERPRETAZIONE DEL LINGUAGGIO CORPOREO e IL MASSAGGIO COME EDUCATORE, lo strumento attraverso il quale è possibile aiutare la persona a prendersi cura del vero sé, della propria essenza, aiutare ogni persona a “impastarsi e modellarsi” per mostrare al mondo la propria vera indole, la propria anima, quella che se mostrata ci rende LIBERI.
Il MASSAGGIO come strumento fondamentale attraverso il quale M’ASSAGGIO (MI ASSAGGIO) e L’EDUCAZIONE come profonda riflessione umana, filosofica, spirituale sulla verità del corpo, al fine del CAMBIAMENTO come evoluzione, trasformazione, e ritorno al BEN-ESSERE.
Unire LA PAROLA, LE MANI, IL CUORE, LA SENSIBILITA’, L’ISTINTO, LO STUDIO per UNA AUTENTICA RIVOLUZIONE DELLA PERSONA è l’obbiettivo di chi massaggia in modo diverso, di chi attraverso il massaggio fa educazione.
“Massaggiate con le parole e parlate con le mani”
(LUCIA TORRI CIANCI).
Le TENSIONI, gli INESTETISMI, il DOLORE, le SENSAZIONI, la STANCHEZZA, l’APATIA, la DEPRESSIONE e I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO, LA MALATTIA…tutto passa attraverso il corpo.
Sentiamo attraverso di esso e poi codifichiamo e interpretiamo scegliendo come reagire, ognuno di noi ha dei suoi filtri e un proprio criterio di scelta per l’azione e la reazione che agiamo.
Incontrare il proprio corpo, incontrarlo veramente e scegliere di abbandonarsi alla sua verità, scegliere di fare i conti con ciò che siamo, nudi, senza veli, senza maschere.
Possiamo raccontare con la voce ciò che vogliamo, possiamo anche riuscire a convincere le persone di cose non vere ma…non possiamo ingannare il nostro corpo: lui dice sempre la verità.
Questo è il mondo della psicosomatica e quando ci si entra niente sarà più come prima…
Si inizia a guardare il mondo con occhi diversi, con un paio d’occhiali nuovi…
Molte volte non è bello conoscere la radice di un dolore fisico, di un disagio, di una tensione, di un inestetismo, perché ci pone dinnanzi ad una riflessione su di noi: sulla nostra rabbia, la nostra preoccupazione, le nostre paure, la nostra tristezza, le nostre parole non dette.
E allora…perché farlo?
Perché tutto questo può portare al BENESSERE e alla GUARIGIONE, LA CONOSCENZA UNITA ALLA VOLONTA’ PORTA AL CAMBIAMENTO.